Messina 28 ottobre – “La decisione di Pietro Grasso di lasciare il Partito Democratico, perché non ne condivideva più il merito nè il metodo, sottolinea l’importanza di usare solo in casi eccezionali l’articolo 67 della Costituzione. Quest’ultimo non deve essere comunque abrogato in quanto afferma: “Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato”. La carta fondamentale del nostro paese sottolinea quindi che il parlamentare deve rispondere delle proprie azioni al popolo”. Lo ha affermato oggi il presidente di Unione Cristiana, Scilipoti Isgrò, a Messina durante un incontro col direttivo del movimento.
“La seconda carica dello Stato – ha aggiunto il senatore di Forza Italia – ha ritenuto opportuno prendere le distanze con molta sofferenza dalla propria realtà politica, in quanto non ha condiviso i contenuti della legge elettorale che, a suo giudizio, potrebbe generare, in un futuro prossimo, una non governabilità in Italia. Tale presa di posizione, dettata dalla sua coscienza, è stata possibile grazie all’articolo 67 della costituzione. Si sarebbe dovuto dimettere in mancanza di quest’ultimo, dalle cariche di senatore e di presidente del senato, con una grande perdita per le nostre istituzioni dovuta alla sua capacità di svolgere le proprie mansioni in modo imparziale.
I contenuti riportati nella norma in questione – conclude Scilipoti Isgrò – hanno consentito anche a me di effettuare, senza condizionamenti, alcune scelte del passato come quando ho deciso, nel 2010, di lasciare la lista civica nazionale in cui ero stato candidato. Ho evitato così che il mio paese potesse finire nelle mani delle lobby finanziarie”.