Roma 9 novembre – “Matteo Renzi ha detto oggi a Marghera, continuando a prendere in giro gli italiani, che l’aumento di 80 euro degli stipendi ha portato benefici ai lavoratori. L’iniziativa dell’ex premier era, invece, una semplice mancia elettorale che ha creato danni enormi a questi ultimi”. Lo dichiara in una nota il presidente di Unione Cristiana, il senatore Scilipoti Isgrò.
“L’ex rottamatore della sinistra – aggiunge il parlamentare di Forza Italia – viaggia nel nostro paese e si reca nei salotti televisivi per ottenere qualche voto in più. Attribuisce al Jobs Act il merito delle 986.000 assunzioni, dimenticandosi però che i contratti precari, che il provvedimento mirava ad abolire, continuano ad essere applicati soprattutto nei confronti dei giovani. Evidenzia gli effetti positivi derivanti dalle norme che regolamentano i matrimoni gay, non ricordandosi tuttavia che il decreto Cirinnà viola l’articolo 29 della Costituzione. Vanta la rapidità del via libera del parlamento al divorzio breve, senza dire però che la famiglia fondata sul matrimonio tra uomo e donna è un valore antropologico non negoziabile per la grandissima maggioranza degli italiani. Evita di citare il provvedimento sulla “buona scuola”, dato che prevede anche abbondanti finanziamenti per la divulgazione della teoria del Gender a cui moltissime famiglie si oppongono. Non sottolinea i 55 mila euro, spesi da Palazzo Chigi nel 2016, per finanziare la prostituzione gay e le orge tra omosessuali che avvenivano in appositi centri.
Anche i Cinquestelle – conclude Scilipoti Isgrò – condividono in pieno queste iniziative, dal momento che sono la fotocopia in salsa populista del Pd. Unione Cristiana è invece l’unica, vera alternativa, che ricostruirà la società attuale con la forza dello Spirito Santo e la preparazione culturale dei suoi membri”.